Estratto da un articolo pubblicato sulla rivista "al Volante"
Se fate i controlli starete al fresco
non aspettate che esploda il caldo per verificare l'efficenza del condizionatore.
Fluido e filtro potrebbero essere "cotti".
Per la ricarica del fluido reffrigerante dell'impianto di climatizzazione dell'auto non esiste una periodicità prefissata. Ma per evitare "calde sorprese" in piena estate è meglio fare un controllo almeno ogni due anni.
SERVE LA GIUSTA CARICA
Lo stato di salute del "clima" si verifica con uno strumento da officina: aspira il fluido residuo, lo misura e, se necessario, lo rabbocca o lo sostituisce. Lo stesso strumento controlla anche la tenuta alla pressione delle tubazioni e, iniettando un gas fluorescente, permette di individuare eventuali perdite. Tutto rispettando l'ambiente (non viene disperso nell'aria del gas "mangia" ozono). La spesa, a seconda dell'intervento, varia da 50 a 150 euro.
SPAZZARE VIA I MICRORGANISMI
Dietro la plancia c'è un radiatore che raffredda l'aria prima che fuoriesca dai diffusori (o bocchette di ventilazione).
CI VUOLE L'ANTIBATTERICO
Tra le alette e le tubazioni si possono annidare batteri e muffe che, al passaggio dell'aria, rilasciano un fastidioso e pungente odore di stantio.
Per eliminarli esistono degli spray disinfettanti (prezzo, da 8 a 16 euro): si vaporizzano attraverso la presa d'aria esterna.
"CLIMA" COME FUNZIONE
Gli impianti di climatizzazione delle auto si dividono in due grandi famiglie: quelli a regolazione manuale, e automatici.
Entrambi raffreddano e riscaldano l'aria e la deumidificano.
UN COMPRESSORE E DUE RADIATORI
Dietro la plancia c'è un radiatore (detto evaporatore) in cui arriva il fluido refrigerante allo stato liquido. Qui, una valvola lo fà espandere allo stato gassoso: questo cambiamento provoca un repentino calo della temperatura (come quando si ricarica un accendino a gas) che raffredda l'aria prima che venga immessa nell'abitacolo.Il gas, poi, viene fatto passare in un altro evaporatore dietro la mascherinaper riportarlo allo stato liquido. Quindi passa nel compressore che lo rinvia all'evaporatore dietro la plancia.
MENO UMIDITA'
Per ottenere un corretto raffreddamento dell'abitacolo suggeriamo di orientare l'aria verso il basso e verso i vetri: mai puntarsi addosso il flusso freddo. Il condizionatore è utile anche nella brutta stagione: togliendo umidità all'aria, disappanna in fretta tutti i vetri.
FILTRO INTASATO? SONO GUAI

(Esempio di filtro pulito e sporco)
Quasi tutte le auto dotate di climatizzatore hanno un filtro che purifica l'aria dai pollini e parte dello smog, prima che entri a bordo. Questi filtri vanno cambiati ogni anno (costo:15-20 euro), altrimenti s'intasano: l'aria non passa bene e si rischiano danni alla ventola del "clima".
INDIVIDUARE LA POSIZIONE
Il filtro antipolline è in genere nel vano motore, alla base del parabrezza, protetto da uno sportello in plastica montato a pressione.
NON SERVONO ATTREZZI
Estraete il filtro usato dal suo alloggiamento: di solito è fissato con un elastico o mediante ganci a pressione.
IN POCHI MESI SI INTASA
Dopo un anno d'uso, il filtro è al limite di efficenza: tra il vecchio e il nuovo la differenza è notevole.
IN POCHI MINUTI IL GIOCO E' FATTO
Infilate il filtro nuovo nell'alloggiamento dopo averlo fissato con cura. Si tratta di un'operazione che si può fare anche da soli, per risparmiare.